giga

giovedì 25 settembre 2008

Consigli per gli acquisti...


Quando decidi di comprare una nuova macchina fotografica, tra i tanti aspetti tecnici ce n'è uno che spesso viene trascurato e che, invero, tanto trascurabile non è, infatti, faresti un lungo viaggio con una macchina col serbatoio piccolo piccolo? Certamente no!
Sto parlando della batteria. Molte macchine fotografiche digitali utilizzano delle batterie "dedicate", cioé batterie fatte esclusivamente per quella macchina. Altre invece, utilizzano comuni pile stilo ricaricabili.
Bene, secondo me la scelta è ovvia, le comuni batterie per tanti motivi sono da preferire.
Le batterie dedicate sono molto costose e certamente più di quelle comuni, non si può scegliere l'amperaggio, la marca o il prezzo, inoltre si spera che nella scatola ce ne siano almeno 2, altrimenti ogni volta che si scarica la batteria, il giochino è finito! Si spera che siano delle batterie buone e che siano abbastanza diffuse in commercio, o dovrai impazzire per trovarne un'altra se ne hai bisogno, e minimo 2 batterie sono indispensabili per chi vuole fare un utilizzo serio della macchina fotografica.
Invece, le pile, le comunissime stilo si trovano ovunque, possiamo scegliere la marca il tipo (alcaline, normali, ricaricabili)... l'amperaggio! Quest'ultimo è importantissimo soprattutto per le pile ricaricabili, che, per inciso, sono da preferire a tutte le altre, non solo perché ti fanno risparmiare una sacco di soldi (costo maggiore all'inizio, ma ricorda che minimo le potrai ricaricare un centinaio di volte... fatti il conto!). Dicevo dell'amperaggio. Si, il segreto di una buona batteria ricaricabile è l'amperaggio che deve essere il più alto possibile perché, tradotto in soldoni, corrisponde alla durata della batteria. Io personalmente uso batterie da 2600 mAH (milliamper) e mi trovo benissimo, ma ci sono in commercio pile con amperaggio da 2800- 3200 e forse più.
Quindi se vuoi fare tante foto, e soprattutto se in genere fai tanti video (quasi tutte le moderne macchine digitali consentono di girare più o meno brevi filmati), ti consiglio di acquistare una macchina fotografica che adotta comuni batterie stilo.
PS: qualche consiglio per risparmiare e fare durare più a lungo le batterie. Imposta lo spegnimento del display con un tempo molto breve, non accendere e spegnere la macchina fotografica perché invece di rispermiare, consumerai di più le batterie, infatti, ad ogni accensione/spegnimento la macchina tira fuori/mette dentro l'obiettivo, quindi riduci anche i movimenti con l'obiettivo (ovviamente parlo dell'obiettivo con zoom ottico e non di quello digitale) e infine imposta un tempo di auto spegnimento della macchina non inferiore ai 3 minuti.
Ciao...

sabato 6 settembre 2008

La dieta del clic


La dieta del clic
in Bella Fuori

Fotografare ciò che si mangia aiuterebbe a seguire un regime alimentare migliore e a perdere peso

Tutti a dieta prima della vacanze per superare la prova costume da bagno, tutti a dieta al rientro per bruciare le calorie – e il conseguente grasso in più – accumulati durante l’estate. Perché se le ferie con le loro cene al ristorante e gelati pomeridiani sembrano già un ricordo lontano, i cuscinetti e la pancetta sono lì, più attuali che mai. Certo, tra qualche giorno sarà già tempo di maglioncioni (e in questo senso la moda per l'a/i 2009 ci aiuta), ma che peccato non poter sfoggiare leggings!

Prima che il freddo avanzi e cresca la voglia di cibo compensatorio, è questo il momento giusto per ritrovare la forma. L’ultima novità in fatto di regime alimentare arriva, neanche a dirlo, dagli Stati Uniti. La chiamano “flash diet”: praticamente bisogna armarsi di macchina fotografica e immortalare tutto ciò che si sta per mangiare. Si tratterrebbe dunque di una versione aggiornata del classico “diario alimentare”, consigliato dalla maggior parte dei dietologi e nutrizionisti. Prendere nota di ciò che si consuma dà una maggiore consapevolezza e aiuta a mantenere il controllo a tavola e soprattutto fuori dai pasti principali. Per i fautori della variante fotografica, a scattare si perderebbe meno tempo che a scrivere (la presunta “perdita di tempo” è la causa prima dei prematuri abbandoni del diario) e inoltre si avrebbe una visione più realistica di quanto si è ingurgitato. Insomma: leggere sul blocco note “ore 12, mangiato hamburger” e vedere l’immagine di un panino grondante maionese non fa lo stesso effetto. Con la foto, poi, non si può più nemmeno barare sulla quantità.

Un team di scienziati americani ha voluto comparare il diario tradizionale con quello fotografico attraverso un esperimento: a 43 persone attualmente a dieta è stato chiesto di tenerne uno scritto per una settimana e uno per immagini la successiva. Bene, indovinate quale ha funzionato meglio? “Non posso credere di aver mangiato un’intera confezione di noccioline! Se non avessi avuto una prova schiacciante come una foto l’avrei negato anche a me stessa”, ha dichiarato una delle volontarie”. “Mi sono accorta che nel mio piatto non c’è mai nulla di verde: devo assolutamente introdurre più verdure”. Durante l’esperimento, ogni volontario è stato dotato di una macchina tradizionale, ma gli esperti consigliano l’utilizzo di un apparecchio digitale (o un telefonino) per maggiore praticità e immediatezza. Sperando che qualche furbetto a dieta non schiacci inavvertitamente il tasto "delete"...
Libero News